Per gli spostamenti di cani, gatti e furetti accompagnati dal loro proprietario o da una persona che ne assume le responsabilità per conto del proprietario durante il viaggio tra gli Stati membri, il Regolamento dell’Unione Europea (UE 576/2013 e UE 577/2013) prevede la necessità della identificazione degli animali tramite un sistema elettronico di identificazione (microchip o trasponditore) e del possesso di uno specifico passaporto individuale (documento di identificazione dell’animale da compagnia) rilasciato da un veterinario abilitato dall’autorità competente.
Il numero del microchip (oppure del tatuaggio, solo se fatto prima del 3 luglio 2011) va riportato sul passaporto dell’animale.
Il passaporto, di forma tipografica standard e redatto anche in lingua inglese, dovrà contenere dati anagrafici e l’elenco di tutte le vaccinazioni effettuate dall’animale, le visite mediche e i trattamenti contro le zecche e l’echinococco e sostituirà tutte le altre certificazioni per gli spostamenti all’interno dei Paesi dell’UE.
Il passaporto verrà rilasciato dai servizi veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale, su richiesta del proprietario. Il rilascio è subordinato alla preventiva iscrizione all’anagrafe canina (non solo di cani ma anche di gatti e furetti).
In molti Paesi europei, infine, è vietato l’ingresso degli esemplari delle razze canine ritenute pericolose.
Particolari disposizioni sono previste per l’ingresso degli animali in Finlandia, Regno Unito, Irlanda e Malta, per i quali è obbligatorio il trattamento preventivo per l’echinococco secondo le modalità e i tempi del Regolamento delegato (UE) N.1152/2011 della Commissione.
In generale, comunque, all’interno dell’UE non è possibile far viaggiare:
Per quanto riguarda il trasporto di animali in Paesi esterni all’Unione Europea, le normative possono essere più rigide, fino a prevedere la quarantena dell’animale per diversi giorni.
È quindi indispensabile informarsi preventivamente presso l’Ambasciata Italiana del Paese di destinazione, per evitare spiacevoli conseguenze all’arrivo.
In generale, l’animale deve essere regolarmente registrato e vaccinato per le malattie comuni e per la rabbia, in buona salute e già svezzato.
Deve inoltre possedere un passaporto comunitario valido, stabilito dal Regolamento (UE) 577/2013 di esecuzione della Commissione del 28 giugno 2013, ed essere riconoscibile mediante microchip o tatuaggio (quest’ultimo solo se effettuato prima del 3 luglio 2011).
In tutti i casi, è comunque buona norma informarsi sulle modalità di viaggio e sui mezzi di trasporto scelti per trasportare i propri amici a 4 zampe in giro per il mondo.
Per informazioni sul viaggio in aereo, treno o traghetto si consiglia di leggere l’approfondimento.